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Superbonus e mini condono per le vetrate panoramiche: cosa sapere

17/09/2022

Parliamo ancora una volta di Superbonus e, in particolare, di vetrate panoramiche. Quest’ultime, infatti, potrebbero rientrare nella categoria dell ”edilizia libera“. Cosa significa? Potrebbero essere realizzate senza titoli abilitativi e specializzazione.

Un mini condono per le vetrate panoramiche?

Si potrebbe definire così: un mini condono, che andrebbe ad aggiungersi ai lavori che rientrano nel Superbonus.

La norma è da approvare e riguarderebbe le vetrate panoramiche amovibili totalmente trasparenti (VEPA).

La funzione delle VEPA

L’articolo 33-quater che modifica il Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001) afferma che le VEPA hanno l’importante funzione di protezione dagli agenti atmosferici, ma non solo: vanno a favorire una minore dispersione termica e ottimizzano le prestazioni acustiche.

Sarebbero, quindi, “amiche” del risparmio energetico.

Sì alle vetrate panoramiche, ma con un vincolo

Sì, con tutta probabilità, ma a patto che… “tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento Edilizio Tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile”.

Le VEPA “devono favorire una naturale micro-areazione che consente la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche“.

Vetrate panoramiche: le caratteristiche per rientrare nel Superbonus

Per rientrare nel Superbonus, le VEPA devono avere queste caratteristiche:

  • avere funzione temporanea di protezione contro gli agenti atmosferici;
  • ottimizzare le prestazioni energetiche e acustiche;
  • limitare le dispersioni termiche;
  • impermeabilizzare parzialmente dalle acque che potrebbero infiltrarsi in casa;
  • configurare spazi stabilmente chiusi, con conseguente reazione di volumi e di superfici;
  • non creare una nuova volumetria;
  • non cambiare la destinazione d’uso dell’immobile.